Ha una forza che Blatter non aveva nonostante tutti i suoi trucchi: la consapevolezza che tutto il calcio sa di dover cambiare. Infantino dovrà gestire adesso non solo un consesso inquieto, ma tutto un mondo che ha voglia di emergere. Tutto è cominciato quando sono arrivato a Cambridge per il mio PhD nel 1960. All’inizio seguivo di più il rugby perché era più diffuso tra gli universitari e soprattutto perché alla fine dell’anno c’era il derby Cambridge-Oxford che era ed è molto sentito, andavo alle partite con Kenneth-Frampton, uno dei massimi storici dell’architettura, oggi professore emerito a Columbia. Ambizione confermata dall’accordo di 5 anni firmato con la Nike per la fornitura di kit di gioco e materiale di allenamento per cifre che – in ossequio alla riservatezza che a Monte Carlo circonda le questioni economiche – non sono state rese note. Cifre decisamente più piccole (5 anni a circa 3 milioni di sterline all’anno) ma tanto fascino, per il ritorno in Premier League di un marchio storico come Umbro. Sì, è vero, la fornitura di materiale tecnico partirà soltanto nel 2015/16 ma le cifre degli accordi e il lignaggio dell’azienda e delle squadre coinvolte fa sì che questi siano i contratti più importanti dei prossimi anni.
Con profonda perplessità da parte degli stessi agenti, che non riescono credere ai loro occhi, risultano tutti incensurati o quasi. Un accordo annunciato come faraonico («Il più grosso accordo mai firmato sia dall’Arsenal che da Puma») e che in 5 anni dovrebbe portare nelle casse degli inglesi circa 180 milioni di euro: un record fino alla recentissima firma fra Adidas e Man Utd. E ci troviamo di fronte ad inspiegabili fenomeni di mercato in cui i club più blasonati investono svariati milioni per avere gente come Vidic, Alex, Medel, Torres, Cole, Romulo e David Lopez. Firmare il contratto per fornire maglie da calcio a una big europea, può equivalere a ingaggiare Luis Suarez. Un mix di colori che ciclicamente torna sulle maglie da trasferta, perché ricorda trionfi del passato come il double del 1971 e lo storico sacco di Anfield del 1989, immortalato anche in «Febbre a 90°». Per la terza maglia, quella da trasferta per le gare di coppa, scelti blu e azzurro con inserti verde lime.
Fra i tifosi c’è grande curiosità per come Adidas saprà interpretare le classiche strisce bianconere anche se a qualcuno, in fondo, spiace lasciare la Nike, compagna degli ultimi trionfi. Insieme al mio maestro Colin Rowe – raffinato storico dell’arte e dell’architettura manierista – avevamo cominciato un grande viaggio in Italia, da Como fino alla Sicilia per visitare i monumenti architettonici e le scuole pittoriche. La tv ha reso il calcio il più grande e ricco show del mondo. Secondo la Boise State University, questo rende il cloruro di calcio un eccellente agente essiccante poiché le coppie di elettroni non leganti dell’acqua possono attaccarsi a questi siti. Fabrizio Bocca: «Il calcio ha fallito il sogno di affidarsi ai campioni. Un concentrato di stile che, di sicuro, Rybolovlev cercherà di ‘riempire’ con nuovi campioni per provare a spezzare l’egemonia del Paris Saint-Germain. Paris Saint-Germain Football Club, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. La maglia della squadra del magnate Dmitry Rybolovlev nella sua semplicità sarà una delle più eleganti della prossima stagione. Il 3 maggio è fissato un congresso straordinario a Budapest ma non sarà quella la sede e la data per eleggere un nuovo presidente.
“L’abbiamo data via, chiedi al tuo papà” (suo genero, eh, per chiarire il DNA non nerazzurro). Ritorno al classico anche per lo stemma, scelto l’anno scorso dai tifosi attraverso una votazione sul sito della squadra. Con 20 reti Ciro Foggia vince la classifica marcatori del girone e contribuisce al ritorno del Messina in Serie C, anche Mauro Bollino contribuisce alla causa raggiungendo la doppia cifra, firmando 10 reti. Spesso alcune fantasie particolari vennero usate nella prima maglia, come la divisa a scacchi per il debutto in Serie C1, o il fondo giallo con una striscia blu per il ritorno in Serie D. Nelle ultime stagioni si è optato anche per una divisa blu con una barra gialla e larga sul petto, quasi a ricordare quella degli argentini del Boca Juniors. Prima del voto, il congresso ha approvato con l’89% a favore le riforme: il limite dei tre mandati consecutivi di quattro anni per tutti i dirigenti, un consiglio allargato con la presenza obbligatoria di almeno sei donne, la pubblicazione degli stipendi, una commissione di controllo e la separazione delle funzioni politiche e amministrative, deterrente al conflitto d’interessi. La prima maglia è la classica divisa casalinga interamente bianca, impreziosita da un colletto a polo con scollo a V decorato da due strisce celesti e nere nel bordo, stesso decoro che si trova nel bordo terminale delle maniche.
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