Si parte dal pallone originale, molto diverso da quelli attuali, della prima partita di calcio internazionale giocata nel 1872 (Scozia-Inghilterra), passando poi per i palloni e gli scarpini usati nei venti Mondiali disputati dal 1930 al 2014. Ma la parte del leone la fanno le magliette indossate dai grandi campioni in club e nazionali di calcio: si va da Pelè a Maradona, da Cruijff a Baggio, ai più recente Ronaldo, Neymar e Buffon. Eri partita misera outsider, fra lo scetticismo di tutti coloro che prendevano alla lettera i principi enunciati dal tuo bravissimo e un po’ fissato C.T. Finanziata da Aics nazionale e portata a Forlì dal presidente nazionale Bruno Molea, fino alla scorsa legislatura deputato forlivese alla Camera, la mostra “In viaggio con storia del calcio” è allestita all’ex Gil di viale della Libertà da martedì fino al 31 marzo. E’ la mostra itinerante che è approdata a Forlì e che non mancherà di richiamare le migliaia di appassionati del pallone, per rivivere le emozioni e i ricordi ancora ben impressi nella mente, a decenni di distanza. Alle 19,15 presso i locali del Circolo Acli L’Ulivo inaugurazione della mostra «Storie di Sport. 50 maglie in mostra della gloriosa Fiorentina del passato e di oggi ricordi fiorentini e lastrigiani» mentre sabato 12 alle ore 10,30, Massimo Cervelli (Commissione storia Museo Fiorentina) parlerà di “La Fiorentina, la storia di una grande passione” Saranno esposte le maglie di Chiarugi del secondo scudetto, di Baggio e Dunga e i gagliardetti della stagione 1981/1982, quella del “Meglio secondi che ladri” e della Champions.
Nasce da qui la mostra delle maglie dei viola dal titolo «Storie di Sport, 50 maglie in mostra della gloriosa Fiorentina del passato e di oggi ricordi fiorentini e lastrigiani» con foto, sciarpe e articoli giornalistici, curata da Pier Francesco Nesti, Leonardo Cappellini, Gianni Taccetti e di Roberto Negro, che si terrà nei giorni 11, 12 e 13 maggio all’interno del Circolo Acli di Lastra a Signa in via Filippo Turati 4. La mostra sarà preceduta da un evento altrettanto speciale. Per Sara Samorì, infine, assessore allo Sport, “questa mostra non a caso la facciamo qui, all’ex Gil, sempre più punto di riferimento come casa dello sport Adriano Casadei”. Gli spazi dell’ex Gil che fino ad ora hanno accolto attività culturale riferita all’edificio, e quindi alla sua realizzazione e al razionalismo, sempre di più diventerà casa dello sport, che diventerà completa con l’istituzione del Museo nazionale della Ginnastica, in cui è in corso ora l’elaborazione concettuale, con l’insediamento del comitato scientifico”. “Promuovere lo sport oggi è più che mai promuovere l’educazione, il rispetto per sé e per gli altri, i valori della condivisione e della coesione sociale.
In un momento in cui la Fiorentina è stata segnata insieme a tutta la sua comunità da un lutto che ha colpito il cuore di tutti e accresciuto il senso di appartenenza e attaccamento alla squadra, fare una mostra per esporre vecchie maglie di giocatori che hanno fatto la storia di questo club è un segno di amore per lo sport e per un collettivo che ha bisogno di segni tangibili di affetto da parte dei tifosi e di tutti gli sportivi. Su delega del presidente Attilio Fontana, per la Regione parteciperà alla cerimonia il sottosegretario Alan Rizzi: «Un’iniziativa importante – ha commentato – per sensibilizzare anche gli appassionati di calcio a non dimenticare e a onorare la memoria di chi è stato vittima del nazismo». Venerdi 11 maggio alle ore 18,00 presso la sede Comune di Lastra a Signa cerimonia per la consegna a cura della famiglia Nesti della maglia della Nazionale Italiana di Calcio del Lastrigiano Fulvio Nesti al Museo del Calcio di Coverciano, alla quale interverranno Angela Bagni Sindaco di Lastra a Signa, Fino Fini e Maurizio Francini Presidente e Direttore del Museo del Calcio di Coverciano, Eugenio Giani Presidente del Consiglio Regionale toscano, Salvatore Sanzo Presidente Coni Toscana, rappresentanti del Comune di Firenze, della FIGC, Paolo Allegretti dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport Toscana e di Egisto Pandolfini «vecchia gloria Viola».
“Onoriamo questo titolo di Forlì città europea dello sport 2018 non solo come città di pratica sportiva, ma come città della cultura sportiva – spiega il sindaco Davide Drei all’inaugurazione -. Collaudiamo gli spazi per il futuro Museo della Ginnastica”, aggiunge Molea, che poi saluta Bruno Grandi, da oltre vent’anni presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica, anche lui presente in conferenza stampa: “Se arriva questo museo a Forlì lo dobbiamo a lui, che è stato in grado di strapparlo a Firenze”. Attenzione è riservata anche alle glorie locali: una stanza è dedicata ai cimeli del Forlì Calcio fin dalle sue origini (il prossimo anno la squadra forlivese compie il secolo di vita), così come alle maglie del Cesena. Nella periferia e nei quartieri popolari di Roma, diffusamente affiliati al tifo romanista fin dagli anni 1930, si sono formati, a partire dagli anni 1950, i primi sostenitori giallorossi; tuttavia solo il 9 gennaio 1977, in occasione di Roma-Sampdoria, i supporter sviluppatisi in Curva (tra cui Guerriglieri della Curva Sud, Panthers, Boys, Fossa dei Lupi e Fedayn), seguendo l’esempio dei primi ultras italiani (come quelli del Torino), decisero di unirsi nel Commando Ultrà Curva Sud (CUCS).
Per maggiori dettagli su maglia juve gialla gentilmente visitate il nostro sito.